Maristella Volpin

Restauro Opere d'Arte

 primi saggi su soffitto del '500

 primi saggi su soffitto del '500

  Virtual Tour del soffitto del '500 dopo il restauro

 primi saggi su soffitto del '700

 primi saggi su soffitto del '700

 Timelapse del lavoro sul soffitto del '700

INTERVENTO SOFFITTO DEL '500

Verificata la presenza di decorazione in tutte le porzioni di soffitto, sondando perimetralmente sotto agli scivoli delle tramezze e sotto al contro soffitto del bagno, si sono demoliti gli elementi che impedivano la visione dell’insieme: rimosso il controsoffitto del bagno e gradualmente abbassata la parete del corridoio e del bagno, che erano costruite con assi verticali su cui erano fissate delle cantinelle orizzontali indicate per trattenere l’intonaco, mentre a soffitto, gli scivoli erano formati da una struttura in cannucciato, legato con corde, su cui era steso l’intonaco, senza demolizione sistematica dell’intonaco originale sottostante, ma solamente in alcuni punti per l’ancoraggio. 

La pulitura della superficie con la rimozione dello strato esterno di pittura è stata eseguita quasi totalmente a secco, con raschietti e bisturi,  ed in parte con impacchi di soluzione acquosa  di carbonato d’ammonio affinchè inumidisse gli strati, supportato in gel. Considerato che sottostanti gli elementi decorativi e figurativi, eseguiti con pigmenti labili, con poco legante e solubili all’acqua, si presentava una bella decorazione cinquecentesca, policroma e di ottima qualità, ben conservata, si è deciso il recupero della pittura originale e nel primo strato sull’intonaco.

Il consolidamento dei distacchi tra intonaco ed intonachino,  in particolare  lungo le lacune causate dagli inserimenti strutturali a sostegno dello scivolo perimetrale è stato con iniezioni di resina acrilica in emulsione di acqua ed alcool, mentre lungo le fessurazioni profonde e le crepe è stato necessario eseguire delle iniezioni di profondita’, con una resina acrilica e maltina PLM Al , calce idraulica adeguata per ancoraggi agli elementi strutturali sovrastanti.

La stuccatura dei fori a soffitto, su cui si inserivano delle assi fissate sulle travi per sostenere il controsoffitto del bagno,  è stata mediante ricostituzione di elementi lignei ancorati alle cantinelle originali, riproponendo una struttura lignea simile a quella esistente, successivamente una prima stesura di maltina grezza come arriccio a base di calce e coccio pesto, e il livellamento dell’intonachino con una maltina , simile all’originale, composta da grassello , sabbia fine e polvere di marmo giallina, sottile, in modo da poter avere un tono neutro su cui effettuare l’integrazione pittorica a velatura.

Per la stuccatura delle piccole lacune e delle fessurazioni  più sottili è stata utilizzata una maltina di , polvere di marmo e calce, in modo da ottenere una superficie più regolare, omogenea e simile all’originale.

Il completamento dell’intervento  è stato con  l’integrazione pittorica delle lacune più piccole con velatura ad acquerello, sotto tono,  ed il  completamento estetico  a zona neutra, senza ricostruzione degli elementi decorativi, solamente ricollegando le linee architettoniche dei cornicioni,  nelle mancanze  più estese.


INTERVENTO SUL SOFFITTO DEL '700

La pulitura della superficie , eseguita in parte a secco con spatoline e raschietti ed in parte con impacchi di soluzione acquosa  di carbonato d’ammonio, supportato in gel, e la rimozione degli elementi metallici fissati al supporto ligneo sottostante con consolidamento dell’intonaco perimetrale alle fessurazioni.

Il consolidamento degli stacchi tra intonaco ed intonachino,  lungo le lacune causate dagli inserimenti strutturali a sostegno dello scivolo perimetrale è stato  con iniezioni di profondità di resina acrilica in emulsione di acqua ed alcool, mentre per il ripristino delle mancanze di arriccio, sulle fessurazioni imperniate, si sono iniettate resina acrilica e PLM AL, inerte a base di calce idraulica. In questo modo si sono potute rimuovere molte viti di ancoraggio strutturale, mantenendo le piastre metalliche, fissate in profondità, probabilmente ottocentesche, già inserite e adeguatamente celate alla vista con stuccature coprenti, intonate cromaticamente. 

Il risarcimento delle lacune è stato fatto con inserimento di rete in pvc, fissata alle cantinelle, maltina di calce e coccio pesto in profondità per l’arriccio, e maltina a base di grassello e sabbia fine per l’intonachino; le tamponature esistenti, più estese, sono state mantenute, con la riduzione superficiale dello strato eccedente, per ottenere complanarità e adeguata uniformità nell’insieme.

Stesura di acquazool 500 in soluzione alcolica al 5% per proteggere la superficie e ridurre gli assorbimenti diversi tra zone abrase e stuccate rispetto a quelle integre. 

Il completamento dell’intervento di restauro è stato mediante  l’integrazione pittorica delle lacune più piccole ed il bilanciamento cromatico - estetico e a zona neutra delle mancanze più estese; queste integrazioni sono state fatte con colori ad acquerello per le velature mirate ad attenuare le abrasioni e le piccole mancanze,  e  con colori in polvere e legante acrilico nelle zone più estese.

Considerazioni

Il soffitto ha riacquistato unità e completezza nell’insieme decorativo: alcune zone risultanti più integre appaiono compatte e ben disegnate, leggibili e fresche nei tratti architettonici decorativi , mentre altre scene : lunette, tondo centrale e spicchi laterali, che hanno uno spessore di pigmento sottile, tale da lasciar intravvedere la decorazione sottostante, probabilmente ‘500, risultano sgranate ed incomplete, volutamente non integrate, con ricostruzione solo  delle parti mancanti,  per non interferire ulteriormente ed appesantire la decorazione, rispettando l’usura del tempo.




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